4 Suggerimenti per spazzolare nella giusta maniera
Sappiamo dagli articoli precedenti che il modo migliore e unico per prevenire al meglio gengiviti e parodontite è rimuovere costantemente la causa principale che le provoca, cioè la placca batterica/tartaro
Essendo infatti due infiammazioni placca indotte, togliendo o evitando che si formi la placca e quindi il tartaro, eviteremo la comparsa delle infiammazioni, salvaguardando i nostri amati denti e il nostro amato sorriso, fondamentale oggi nella vita relazionale e sociale
Insomma i problemi che possono portare, gengiviti stabile e parodontiti, sono vari e solo per ultimo abbiamo la perdita del dente, ma prima della perdita del dente ci sono svariate problematiche
- Gengive rosse e sanguinanti, non proprio il massimo quando sorridiamo o parliamo con le altre persone
- Alitosi, penso che non serva aggiungere altro
- Elevata’ sensibilità anche durante la masticazione
- Denti che si muovono e rendono difficile la masticazione, anche una pizza fuori con amici potrebbe essere un problema
- Recessioni gengivali per la progressiva perdita di osso, con un risultato di avere un dente che sembra più lungo e un margine gengivale irregolare, non proprio il massimo esteticamente parlando
- Denti che possono anche leggermente inclinarsi risultando a tutti gli effetti più storti agli occhi di chi li guarda
E’ infatti facile in persone con una iniziale parodontite, sopratutto se tra i 30 e 45 anni, riscontrare una reale sensazione di disagio e di stress dovuto alle ragioni prima elencate
Alcune reagiscono tendendo a perdere un po’ di fiducia in sé stessi e ad evitare certi momenti sociali
Classico è l’esempio di una persona odontofobica, che quindi per paura della visita dal dentista restò molti anni senza farsi vedere e con una igiene domiciliare scarsa, che addirittura mi confidò di avere preso coraggio nel fare la visita perché erano mesi che non usciva quasi più di casa
Aveva denti che si erano iniziati a spostare e si muovevano
Esteticamente aveva perso un sorriso prima magari non fantastico ma accettabile, in più faceva fatica a masticare dei cibi che fossero più duri di un piatto di pasta ben cotto, quindi evitava quasi tutte le cene con amici
Ecco, oltre alla perdita del dente che è l’ultimo stadio, i disagi che può portare una gengivite acuta cronica prima e una parodontite poi in quella che è la vita sociale di una persona, sono proprio molteplici
Senza contare il costo delle sedute dal dentista per cercare di sistemare la situazione, ricordate i 51 miliardi di dollari?
Prevenire è molto meglio che curare, in questo caso è anche più facile rispetto ad altri ambiti
Come spazzolare
Veniamo quindi alla base di tutto, mantenere una corretta igiene orale, la prima arma a nostra disposizione è lo spazzolino
Ma lo spazzolino va usato secondo una giusta tecnica, la più corretta per rimuovere efficacemente placca batterica, altrimenti serve a poco o nulla
Spieghiamo quindi il concetto di base per capire facilmente come spazzolare
Sappiamo che esiste un solco gengivale, cioè per ricapitolare, uno spazio di massimo 3mm presente tra il dente e la gengiva
Difatti, se noi potessimo osservare i nostri denti dall’alto noteremmo che i primi 2/3 mm di gengiva, la gengiva libera, non sono adesi al dente, ma vi lasciano uno spazio chiamato appunto solco, il quale termina dopo 2/3 mm, chiuso da quella chiamata gengiva aderente che come dice la parola è invece adesa al dente e crea un sigillo
“Mattè ma questo solco a che cavolo serve non poteva essere tutta attaccata la gengiva almeno ci risparmiava mille fatiche?”
Ragazzi vi capisco, ma c’è e bisogna prenderne atto, anche quello ha una sua funzione, nulla è per caso nel nostro corpo
Viene da sé che quando mastichiamo e trituriamo il cibo, con le mille forze e pressioni che esercitiamo, alcuni piccoli residui dopo ogni pasto si incastrano da qualche parte nella bocca
Dove??
- Negli spazi interdentali, tra un dente e l’altro
- E appunto in questo famoso solco di 2/3 mm che anche se vi sembrano pochi, per i batteri sono un distesa infinta o quasi
Quindi la nostra igiene orale per essere efficace deve tenere conto di quattro principi:
- Lo spazzolamento non può essere fatto a casaccio ma deve essere efficace nel rimuovere i residui di cibo/placca batterica dal solco gengivale
- Il filo interdentale è fondamentale per pulire gli spazi tra un dente e l’altro, difatti lì le setole non riescono a passare
- Dobbiamo non dare troppo tempo alla placca di depositarsi e di infiammare la gengiva o diventare tartaro, quindi per assicuraci questo minimo due volte al giorno servono lo spazzolino e il filo
- Non bisogna mai fare troppa forza e lavare troppo velocemente i denti, perché questo traumatizza le gengive formando le recessioni da spazzolamento, per lavare i denti bene e senza danni serve calma, almeno tre minuti
Vorrei fare una piccola precisazione riguardo al punto tre, precisazione che vale anche per i miei articoli passati quando parlavo di tempistiche di spazzolamento e uso del filo
Due studi anni fa, avevano evidenziato che la pulizia dentale domiciliare composta da spazzolino e filo eseguita una volta al giorno, era in grado di darci una buona prevenzione verso l’accumulo di placca e quindi prevenire infiammazioni gengivali
Tuttavia la popolazione di riferimento presa da questi studi era costituta da universitari istruiti a dovere e con una alta motivazione, quindi non rappresentavano la popolazione media generale, per la quale invece era stato riscontrato che con una volta al giorno di spazzolino e filo a fine giornata rimaneva in bocca circa il 60% di placca, più che sufficiente per provocare infiammazione
Da qui allora per convenzione e sicurezza sono state lanciate le 2/3 volte al giorno che mantenevano con più certezze i livelli di placca al di sotto del 20%
Starà al vostro igienista valutare il vostro livello di bravura e motivazione e magari a dire che vi possa bastare una frequenza di una volta al giorno
Ma ad oggi le due volte sono da tutti ritenute il compromesso migliore
Fatta questa piccola precisazione possiamo continuare
Ora prenderò in considerazione uno spazzolino manuale, quello elettrico va molto bene ma segue altre regole che dirò in articoli seguenti, per cui seguitemi sempre.
Tecnica di spazzolamento corretta
Piccola premessa, vari studi hanno dimostrato una poca differenza tra le tipologie di spazzolino da usare, difatti a seguito delle notevoli differenze tra le persone risulta difficile identificare uno spazzolino manuale adatto a tutti
La cosa importante è la giusta tecnica e associare il filo interdentale
Con lo spazzolini dobbiamo rimuovere residui di cibo/placca dal nostro solco
Ecco come:
- Mai spazzolare in maniera verticale, rischiamo solo di spostare la placca e non rimuoverla
- Ruotiamo la testina dello spazzolino inclinandola si dice a 45 gradi, ma in pratica la testina deve essere non dritta ma leggermente inclinata verso il basso se siete nella parte sotto e verso l’alto se siete in quella sopra
- A questo punto le setole dovranno essere per metà circa poggiate sulla gengiva e l’altra metà circa sul dente
- Eseguiamo con una pressione non troppo forte, un movimento rotatorio fatto di piccoli movimenti circolari, come a volere spingere il più possibile le setole dentro al nostro solco
- A questo punto ruotiamo la testina dello spazzolino in direzione della nostra lingua, quindi se siamo in basso dal basso verso l’alto e se siamo in alto dall’alto verso il basso, facendo con il polso una rotazione quasi come a dare gas al motorino, in modo da portare fuori tutta la placca e batteri presenti nel margine della gengiva e nel solco gengivale
- Stesso discorso per la parte interna, ma quando siete nella parte interna dei primi sei denti davanti sia sotto che sopra, applicate la stessa tecnica usando però il lato corto della testina dello spazzolino, perché con quello lungo usato per tutti gli altri denti, avreste difficoltà e non riuscireste a pulire con efficacia assoluta
Ok ragazzi questo tipo di spazzolamento eseguito per due volte al giorno ci permette di evitare che la placca si depositi sulle nostre superficie dentali, mettendoci quasi al sicuro da eventuali futuri problemi
Dico quasi perché da solo lo spazzolino non basta ma serve il filo perché come detto le setole non penetrano tra un dente e l’altro, ma la placca e i batteri invece si
Nel prossimo articolo parleremo del filo interdentale
Il secondo componente fondamentale per la nostra igiene domiciliare
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